21.3.13

Suore Ninja, Zombie gay in Vaticano - La recensione



Un onesto inizio


Nato come fenomeno editoriale indipendente a Lucca Comics and Games 2011 (io c'ero, io c'ero!) ci ha impiegato poco meno di due anni per affermarsi al livello editoriale nazionale.
Quello che hanno fatto Davide La Rosa (il suo blog QUI) e Vanessa Cardinali (anche lei ha un blog, e sta QUI) ha del miracoloso (visto che siamo in tema).
Da un fumetto indipendente dal titolo provocatorio e dissacrante, il fenomeno si è espanso prima spontaneamente tramite passaparola e poi sul web. Alla Star Comics non è bastato altro che raccogliere i frutti già maturi e metterli sulla bilancia dei lettori.
Come lascia presagire il titolo, il fumetto è un attacco spianato a tutto quello che concerne l'esageratezza vaticana, papa e cardinali compresi.
Viene denunciata l'intolleranza della diversità (protratta più per tradizione, piuttosto che ideologicamente) e viene demistificata quell'aura divina che avvolge il Papa.
Ma questi sono tecnicismi.
Il fumetto in buona parte fa ridere con le sue assurdità. Non ci sono battute troppo brillanti, a dire il vero, ma tutto il contesto, fantasioso e provocatorio, fanno strappare qualche risata soprattutto a mente fredda.
I dialoghi non hanno un ritmo elevato ed i personaggi non sono molto motivati.
Piccola trovata geniale, le armi in possesso delle tre suore. I sai di San Raffaello e il femore di San Epipodio mi hanno fatto sganasciare.
Tanti riferimenti agli anni 80' (mo' vanno di moda, Zerocalcacare ne sa qualcosa) che puntano ad un pubblico più evergreen di quanto non sembri.
Non c'è molta satira o molta denuncia, la Chiesa sembra ritratta in un modo così cartoonesco che neanche sembra esistere per davvero. Qui avrebbero potuto fare meglio, magari esagerare di più come in Don Zauker e giustificare tali comportamenti tramite fatti giornalistici reali(leggetevi Don Zauker Inferno e Paradiso e poi cercate su google Athanase Seromba, purtroppo è vero).
In finale, un inizio del tutto onesto. I numeri in tutto sono sei, quindi di strada da fare ce n'è ancora.
Aspettando battute memorabili (fletto i muscoli e sono nel vuoto), diamo fiducia a questo progetto editoriale nato dal nulla, come per miracolo spontaneo e divino.

Ah, se lo sapesse il Papa.


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