- miglioramento della risoluzione dello schermo E Ink fino ad una resa di 1440 x 1080 e 265 dpi (praticaente i pixel sono indistinguibili ad occhio nudo, un Retina display degli eReader)
- display più grande da 6.8" (simile ad un libro edizione economica)
- completa formattazione del testo da parte dell'utente (grandezza dei caratteri, larghezza dei margini e sistemazione dei paragarafi)
- fronteilluminato con ConforLight, che non ha bisogno di fonti di luce esterne e non stanca la vista. Tecnologia, peraltro, già in dotazione sul Kobo Glo (e per esperienza personale, una manna dal cielo)
- processore da 1 gHz e memoria interna da 4 gb (il migliore in circolazione)
- design bello quanto una lancia accuminata in un occhio (potevano spenderci cinque minuti in più sulla ricerca del design)
- peso superiore ai due etti, manco fosse una mozzarella di bufala (più peso, minore maneggevolezza purtroppo)
Insomma, questo Kobo Aura HD si preannuncia come un punto di svolta nella tecnologia dei dispositivi di lettura elettronici a grande diffusione di massa (basti pensare al formato che ricorda la fisionomia di un libro cartaceo).
Ebbene, non nascondo il mio entusiasmo, che però è accompagnato da un'altra domanda.
Va bene il passo avanti tecnologico ed il prezzo quasi abbordabile (si parla di 159 euro) per un ottimo dispositivo, ma quando avverrà una riflessione economica e culturale sul prezzo e la diffusione degli eBook?
Ha senso, quindi, pagare un file eBook tredici-quattordici euro come se fosse un prodotto elitario e di nicchia?
Quello che servirebbe adesso, più che un passo in avanti sulla tecnologia, sarebbe una profonda riflessione sullo sviluppo e la diffusione editoriale digitale.
"feels like a book in your hand"
Nessun commento:
Posta un commento