4.4.13

Riflessione piccola, ma piccola piccola


-sfiduciato il governo Berlusconi, è stato eletto un governo, che dir si voglia, tecnico super partes
-lo stesso governo tecnico, dopo un anno di legittima legiferazione, è stato sfiduciaciato e dunque destituito da quegli stessi partiti, coadiuvati dal Presidente della Repubblica, che fino a quel momento lo avevano tenuto in carica
-gli Italiani, divisi da tre solchi paralleli ed opposti, sono stati chiamati alle urne sostanzialmente per un nulla di fatto
-il governo legittimato da tali votazioni e spaccato in tre tronconi, non può governare perché destabilizzato dalla legge proporzionale stessa che lo ha eletto
-interviene il Presidente della Repubblica stesso per far si che questo governo, con l'aiuto di dieci figure estranee alla politica e certamente non scelte dagli elettori, riesca a funzionare
-nonostante tutto, si preannuncia, quasi sicuramente, una nuova chiamata alle urne

Dunque:

tralasciando gli aspetti economici, i costi di un'eventuale votazione e i relativi casi statistici di preferenza (servirebbe di nuovo votare se il paese è nettamente tripartito?), mi voglio fermare a pensare chi, in questi due anni abbia governato e diretto l'Italia.


  1. Certamente non gli elettori, che sono stati costretti a subire passivamente governi tecnici e tasse.
  2. A quanto vogliono farci credere, non i partiti che hanno giovato di questo blocco paludoso per perpetrare le loro trame di palazzo.
  3. Non il Presidente certo, anche se ha lasciato diritto di scelta ai partiti dandogli e revocandogli la fiducia.

Dunque chi ha avuto effettivamente in mano tutto questo tempo il Bel Paese?
In qualunque stato liberl-democratico (bipartitico come negli USA o GB, o proporzionale) il governo è eletto in funzione di chi vota, non eletto in funzione di chi al potere c'è già.
In pratica, da due anni a questa parte, stiamo subendo, per dritto o per rovescio, qualcosa che gli Italiani non hanno mai avuto diritto a scegliersi.
Allora di chi è veramente la colpa che sta attanagliando con fame e miseria l'Italia?

Credo fermamente, adesso più che mai alla luce delle ultime notizie (crisi istituzionale,partitica e,la più atroce di tutte, presidenziale), che la costituzionalità e la legittimità dell'attuale governo, teoricamente a scelta democratica e popolare, sia messa a serio repentaglio (a mio parere non ce l'ha più da diverso tempo).


Non parlo di dittatura o di lobby di potere, ma, fatto sta che io, da cittadino, ho smesso di esprimere il mio diritto alla vita democratica già da diverso tempo.


E non mi venissero a pigliare per il culo di nuovo, ancora una volta, con la storia delle elezioni anticipate e di bianchi cavalieri venuti a difenderci.


Quello che mi fa più paura non è più la crisi finanziaria, ma la crisi ideologica e istituzionale in cui siamo sprofondati senza accorgercene.


quis custodiet ipsos custodes ?



(questa volta l'immagine è messa alla fine perché 
vorrei che la guardiate e lasciate parlare lei, prima di altri)

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