22.5.13

Kobo Aura HD, primo utilizzo

Adesso che ci hai messo le mani sopra



Tempo di recensioni tecnologiche, questo. Cadono giù dagli alberi manco le mele in estate.
Finalmente ho avuto davanti il famigerato Kobo Aura, ci ho messo le mani sopra e l'ho smanettato per bene (sull'eReader beninteso, tacciano le malelingue).
Buoni quaranta minuti di smanettamenti passionali con il lasciapassare del misericordioso commesso Fnac che ha parzialmente compreso la mia natura di dissociato tecnologico. L'angelico garzone mi ha concesso, per un periodo ragionevole di tempo, l'intera postazione di esposizione e di prova del Kobo, lasciandomi fare tutte le prove del caso e lasciandomi ad una breve sessione di lettura.
Insomma, non vedevo l'ora che uscisse. Possiedo già un Kobo Glo, ma per chi di ebook campa (oltralpe,dove mi trovo è l'unico modo per continuare a leggere libri in italiano) questo nuovo Kobo aveva un hype stratosferico.
Posso fare già una prima valutazione riguardo al dispositivo sia in fase di utilizzo software, sia in fase di lettura  vera e propria(mi sono dovuto sucare venti pagine di un orrido thriller francese, ahimè).
Lati negativi e positivi (per me già utente Kobo) sono quasi numericamente alla pari.
Ma andiamo a vedere meglio:


- schermo: pronto per riprodurre la porosità della carta
Lo schermo è HD e ha una risoluzione di 1440x1080 e 265, numeri alla mano il migliore in fatto di risoluzione adesso in commercio. La differenza ad occhio nudo si nota , si, ma è pressoché impercettibile. La densità dei pixel di Kobo Glo e Kindle Paperwhite è già di per sé molto alta e rende bene per sessioni di lettura prolungate.
Lo schermo HD ci piace parecchio, ma non è così indispensabile come credevamo.

- design: per caso ci è passata una macchina sopra e non ce lo hanno detto?
Tasto dolente del Kobo Aura. A mio parere, veramente brutto. L'azienda canadese ha perso lo stile che caratterizza Kobo Touch e Kobo Glo e sembra che siano andati al risparmio. Un orrido bottone rosso capeggia la versione del Kobo Aura nero e bianco, quasi fosse una pustola. Due dita negli occhi avrebbero fatto meno male. Forse una scelta commerciale atta a far vendere più cover personalizzate? Non voglio crederlo, ma quell'accostamento non c'entra proprio una ralla. E poi, se vogliamo parlare di design, ricorda a metà un po' il Glo e un po' il Touch prendendo il peggio dei due.
E ancora, quel dorso lì, si proprio quello con le due gobbe, io non l'ho proprio capito.

- confort: ehi, ma questo è un libro!
Peso e dimensioni sono aumentate. Anche per gli eReader la corsa si sta facendo serrata e l'innovazione tecnologica deve andare di pari passo alla crescita di formati. Vince chi lo fa meglio e più grosso (manco fosse una gara tra quindicenni infoiati).
Le dimensioni in questo caso vincono e portano a casa un punto a favore. Il display è stato allargato a quasi 7 pollici, rendendo il formato simile ad un libro tascabile e quindi facilitando la lettura. Questo nuovo formato è stato studiato per riprodurre la familiarità con il libro e aiutare chi è fortemente ciecato e che fa fatica pure a riconoscere la madre a due metri di distanza.

- materiali: scricchiola come fosse infestato dagli spiriti
Qui il vero tasto dolente. Dimenticate le plastiche eleganti e solide degli altri Kobo perché questo è fatto di un'altra pasta (o plastica). L'idea che mi ha dato è quella di un'estrema fragilità produttiva. Se si tasta la cornice si ha l'impressione che in alcuni punti non sia del tutto solida e che faccia un po' troppo giacomo-giacomo.
L'idea che mi ha dato non è proprio quella di una roccia, insomma

- software: non si rischia più di addormentarsi nei refresh di pagina
Qui il cavallo di battaglia del Kobo Aura e cioè una potenza di processore e calcola ben lungi dagli altri eReader. Paragonato  in contemporanea con il Kobo Touch , la velocità di refresh e pulizia delle pagine è sensibilmente più veloce dei suoi fratelli. Dite addio ai tanti (continui) blocchi del software mentre si cambia carattere, si cerca una parola o si interpella l'indice per tornare indietro. Il Kobo Aura va proprio veloce e non sembra subire troppo i tanti comandi che gli vengono dati in contemporanea. Anche il design dei pulsanti è stato migliorato e reso più elegante (fatto sparire, finalmente, quell'orrido bottone per regolare la luminosità).
Insomma, questo nuovo firmware fa ben sperare miglioramenti per tutta la gamma portando la fluidità di utilizzo e navigazione ai livelli del Kindle.

- illuminazione: chi ha spento la luce?
Altro punto a favore del Kobo Aura. L'illuminazione è a dir poco perfetta, meno blu del Glo, ha raggiunto standard di qualità eccelsi. Non dà fastidio agli occhi, non crea riflessi insoliti, è molto più omogenea di tutte quelle dei concorrenti.
Eh si, al Kindel Paperwhite gli mangia in testa.

prezzo: no Alpitour, ahiaiaiai
169 carte sono un po' troppe per questo dispositivo. Non che non li valga, sia chiaro, ma questo prezzo rischia di non essere concorrenziale per il mercato di riferimento. Con 40 euro di meno ci si accatta un Kobo Glo o un Kindle Paperwhite, mentre con 30 euro in più si può acquistare un qualunque tablet di fascia media, funzionale (ma poi lì sono scelte di comodità) anche alla lettura di ebook.
Insomma, i portafogli sono più leggeri e i dispositivi a logiche di consumo devono saper offrire buoni margini di risparmio.

Conclusioni: qui cerco di essere serio
Il Kobo Aura è un ottimo dispositivo, completo, veloce e, soprattutto, di un formato innovativo che facilita enormemente la lettura. Lo schermo ha la migliore risoluzione in commercio anche se, l'ho spiegato prima, ciò non è determinante. I materiali e il design lasciano un po' a desiderare, sembrano fragili e cedevoli in alcuni punti. Il software che monta è  quanto di più veloce si possa desiderare (meglio di Kindle Paperwhite) e ciò fa ben sperare anche per chi è possessore dei modelli precedenti del Kobo Aura (io sono un credente del Dio dell'Aggiornamento Infinito).
Dunque, mi infilo il giubbotto antiproiettile e do il mio personale parere.
Io, che già possiedo un Kobo Glo, non ho la minima intenzione di darlo via per acquistare un Kobo Aura. L'unico punto a favore è la dimensione dello schermo, più comoda ma che rende il dispositivo pure più pesante.
Purtroppo, la mia decisione è frutto di un design e di una maneggevolezza non del tutto di mio gusto. In più, i lati positivi rispetto al mio Kobo Glo sono talmente pochi che non giustificano i 169 euro dell'acquisto.
Per chi non possiede un eReader, consiglio di provarlo e di pensarci su. Forse il formato, simile ad un tascabile Mondadori, può dare il la definitivo per tentare il passaggio da libri cartacei ad ebook. Per il resto, illuminazione e facilità di utilizzo, portano l'esperienza di lettura per chi non ha mai toccato un eReader prima ad alti livelli.
Consiglio: una prova fatela.
Per quello che riguarda Kindle e concorrenti vari, credo che questo dispositivo sia l'inizio per lo sviluppo di eReader di formato differente. Sicuramente non raggiunge la perfezione, ma potrà portare buoni benefici alla varietà del mercato e, forse, all'abbattimento dei prezzi.

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