19.4.13

Spartacus: War of the Damned, il lato oscuro della fiction, parte 2

Il lato oscuro della fiction

Posso dire, senza ombre nel cuore, che Spartacus è la migliore serie che abbia mai visto. Non perché perfetta sotto un determinato punto di vista, ma perché quella che mi ha dato più emozioni, sia negative che positive.
A volte controversa, spesso esagerata, storicamente scontata e recitata male in alcuni punti : questo non basta a far sfigurare una storia incalzante e palpitante e personaggi granitici e leggendari.
Una sfavillante e leggendaria prima serie.
Un fortunato spin-off decretata poi come seconda serie.
Una mediocre terza serie.
Un'esagerata e corroborante quarta serie.
Questo è Spartacus : sangue, violenza (spesso gratuita), battute taglienti, tette (tante), sesso (a iosa) e fomento. Tanto fomento.
Alcune parti sono girate male, è vero, altre sono ripetitive, è vero, altre ancora non hanno senso, è vero.
Tutto vero.
Ma quello che mi ha trasmesso l'intera serie di Spartacus nessun altro serie c'era mai riuscito.
Scrivo questo post per dare un volto umano e mordace ai protagonisti delle quattro stagioni, spero vi strappi qualche risata.
Quindi apriamo le danze e diamo il via ad una grande passerella d'onore per gli attori che l'hanno resa grande.

- Spartacus (Andy Whitfield)
L'unico, vero Spartacus. Se la vita gli avesse concesso di finire la serie, non sarebbe cambiato nulla nella sua carriera, se non qualche episodio in più sulle sue spalle. Con quello sguardo, quelle espressioni, e quella recitazione ruvida e arrabbiata, è già diventato leggenda.
Ciao, Andy e, anche se per poco, grazie di tutto.







-Spartacus, la vendetta (Lyam McIntyre)
Gli hanno dato della marmotta, del termosifone, della faccia di marmo. Gli hanno detto che non sapeva recitare, che abbaiava piuttosto che articolare parole. E forse è pure vero. Però ha saputo imparare dai propri errori (e forse l'hanno pure mandato a studiare dizione) e nell'ultima serie ha cuore da vendere.
Liam McIntyre reagisce così quando dal pubblico gli dicono
"Ma tu, hai mai studiato recitazione?"
qui, quando i ragazzi del cast avevano capito che era meglio faccopparlo
piuttosto che farlo recitare. Messa ai voti, è sopravvissuto
al linciaggio perché aveva corrotto gli scrutinatori

Liam McIntyre durante le prove
anche così, rimane impassibile
-Crisso (Manu Bennett)
Uno che le cicatrice in faccia ce le ha per davvero (faceva rugby) non può non prendersi di prepotenza l'identità di Crisso, The Undefeated Gaul. Personaggio carismatico, pieno di gentili grugniti e felice voglia di ammazzare sempre qualcuno, ha tenuto sempre alta la verve dell'intera serie. Per uno che ha fatto l'orco cattivo ne Lo Hobbit, non potevamo aspettarci nulla di meno: dove ci stava lui ci stava un qualcuno che moriva.
chiara immagine di come i due andassero d'accordo

Manu Bennett nel tempo libero ama urlare e fare facce cattive
-Gannicus (Dustin Clare)
In mano a lui la serie di Spartacus è risorta. Privata di Andy Whitfield, Gannicus si è preso tutta la scena rischiando di seppellire di infamia quel povero termosifone Liam McIntyre. Di lui ricorderemo i carretti di donne che rimorchiava e il modo di combattere, ironico e tamarro.

dopo Spartacus, a Dustin Clare gli hanno proposto un altro spin-off: Gannicus il principe Marpione
dopo tutte le donne che ha avuto nel telefil, Dustin Clare ha deciso di dedicarsi
un po' all'altro sesso. E ha scelto il migliore sulla piazza
- Agron (Daniel Feurriegel)
presentato come l'indomito germano (nel senso di tedesco, non di anatra selvatica) rischia di passare in secondo piano ma, soprattutto, corre il pericolo di venire assoldato dall'associazione Arcigay dell'Attica antica (so' ragazzi, che ci vuoi fare?). Risollevato a braccio destro di Spartacus nella quarta stagione, il suo amore per Nasir è così umano e la sua recitazione così convincente che viene messo sul piedistallo delle star

il momento in cui gli hanno detto il finale della serie

per far colpo sulla Hollman, Feurregiel si è preso una broncopolmonite al terzo stadio
Daniel Feurriegel decide di purificarsi con le donne dopo le scene di nudo omosessuali della quarta stagione
prima di essere spediti al corso di recitazione,
Daniel Feurriegel e McIntyre messi alla pubblica gogna
 -Enomao (Peter Mensah)
Detto anche gli "occhi nella notte" è stato vittima di un regista sadico che lo inquadrava solamente con alle spalle sfondi bui. Dal pozzo di 300 è passato all'arena, frustrando tanto e parlando troppo. Un po' messo da parte nella serie Veangence, è l'unico su cui i creatori si sono presi una bella licenza storica (forse gli era scaduto il contratto)


Peter Mensah qui sorride per la prima volta da quando è venuto al mondo
-Batiatus (John Hannah)
Dalla mummia al ludus, è il personaggio che più ci fa apprezzare la vera natura di Spartacus. Come il giorno e la notte, i due si rincorrono fino a trovarsi in un bagno di sangue all'ultima puntata della prima stagione


-Lucretia (Lucy Lawless)
abituata a vederla gridare "aiiiiii" e a tirare i suoi micidiali dischi rotanti, nella figura di matrona non ce l'aspettavamo. Soprattutto quando si tira giù la veste (almeno quattro o cinque volte in due serie) e ci fa apprezzare qualità che in Hercules e Xena non avevamo mai visto

un'intensa retrospettiva del personaggio di Lucretia
-Gaio Claudio Glabro (Craig Parker)
Glabro nel nome e di fatto, è talmente furbo che da la motivazione a Spartacus per smontare mattone dopo mattone l'intera repubblica. Un'interpretazione di alti e bassi la sua, culminata con una delle scene che ho più apprezzato della serie intera: la sua morte in ginocchio, non da romano, ma come fosse uno schiavo.

Parker nel pieno della sua massima espressività da tonno in scatola
-Marco Licinio Crasso (Simon Merrells)
il miglior villain nella storia dei telefilm. La sua caratterizzazione e il suo sguardo fa tutto il lavoro sporco anche quando non parla. Mai gratuitamente violento, sempre spitatatamente cinico, la sua interpretazione giustifica e rilancia la figura di Spartacus. Vicino a lui, persino la marmotta Lyam McIntyre sembra recitare meglio

un Simon Merrells pronto per il toga party della sera

vicino a Simon Merrels il bricco del caffè Liam McIntyre sembra persino più elegante
- Caio Giulio Cesare (Todd Lasance)
presentato come il Brad Pitt dell'antica Roma, fa si che il suo personaggio sia un po' troppo carico. Oscurato dalla personalità di Crasso, vicino a lui sembra un bamboccio che sa vivere solo di bastonate in faccia. Per scelta del copione viene sottomesso pure dallo gnomo sclerotico di Tiberius e il suo personaggio, più che feroce e spregiudicato, sembra essere un micetto spaventato. Nessuno dimenticherà mai la battuta di dubbio gusto, in uno dei momenti più delicati dell'intera serie, "Cesare, perché oggi non cavalchi?"

un po' Brad Pitt un po' Dawson's Creek
Cesare mentre viene ferito nell'...ehm...orgoglio
-Naevia (prima Lesley-Ann Brandt, e poi Cynthia Addai Robinson)
da servetta del ludus ad amazzone assassina in cerca di vendetta. Personaggio secondario ma cruciale per lo svolgimento della serie. Quando Crisso la libera, nella seconda stagione, le dice: "Naevia non ti riconosco più". Per forza, si erano dimenticati di dirgli che il contratto con Lesley-Ann Brandt era scaduto e ne avevano presa un'altra.

Nevia prima che le scadesse il contratto nelle prime due stagioni

Nevia dopo il rinnovo contrattuale nella terza e quarta stagione
-Nasir (Pana Hema Taylor)
da servetta del ludus ad amazzone assassina pure lui. Come Nevia, dite? No, non è come Nevia, lui non usa la spada, usa la lancia (sia con Agron, sia in battaglia).

Pana Hema Taylor e Daniel Feurriegel prima del concerto di 50 cent
Agron e Nasir durante gli allenamenti con la lancia
-Mira (Katrina Law)
vicino alla suppellettile a Liam McIntyre sembrava di vedere un film muto, per questo le hanno messo un arco in mano e le hanno detto "Tè, fa quello che te pare". Quando l'abbiamo vista spirare tra le braccia di Yoghi Liam McIntyre alzi la mano chi si è addolorato del fatto che non l'avrebbe più vista nuda. Perché la sua presenza, quella si che si sentiva sulla scena. Quando non recitava, sia ben inteso (provate a digitare Katrina Law su google e guardate cosa esce fuori)

la Law in una delle poche scene in cui compare vestita

un momento di alta teatralità tra la Law e McIntyre
-Saxa (Ellen Hollman)
nessuna parola è in grado di descrivere meglio un'attrice del genere, per questo lascerò parlare queste immagini



Dustin Clare, il Principe Marpione, poco dopo è stato ricoverato d'urgenza
a causa di un improvviso svenimento
-Ashur (Nick Tarabay)
il gatto a nove vite di tutta la serie, più cercavano di ucciderlo e più tornava a rompere le palle. Penso che un personaggio più odiato di questo non si sia mai visto in un telefilm. Come Gargamella per i puffi, un flagello per i gladiatori onesti e leali.

questo è il motivo per cui anche lo voleva morto pure la signora del piano di sopra al mio
a Tarabay è stato rescisso il contratto nel momento in cui ha messo gli occhi sulla Law.
Tutti sapevano, infatti, che anche se apparentemente non comunicava, la Law e McIntyre stavano insieme veramente
-Tiberius (Christian Antidormi)
un po' Justin Bieber per i modi, un po' Elio delle storie tese per le sopracciglia. In Spartacus recita nel ruolo di Tiberius.

Antidormi nel ruolo di Antidormi
Antidormi nel ruolo di Justin Bieber
Antidormi nel ruolo di Tiberius.
Anche voi non avete notate le differenze, vero?
-Lugo (Barry Duffield)
uscito fuori da Mr. Olimpia, lo avrei visto bene con l'elmo e una cotta di maglia a recitare vicino a Gimli ne Il Signore degli Anelli. Una recitazione ermetica la sua, fatta di grugniti, peti, rutti e risate.

Barry Duffield prima di distruggere il proprio HP e passare definitivamente ad Apple
Barry Duffield con le paperelle regalate per Natale da Peter Mensah
-Laeta (Anna Hutchison)
più bella fuori che dentro, fino alla fine sembrava aver tenuto la sua pudicità intatta, sfiornado per poco il premio di colei che recita in spartacus ma non si vede mai nuda. Sembrava esserci riuscita fino alla punultima puntata quando, preda degli istinti più bassi, si concede al tenebroso vaso di petunie Liam McIntyre

per la sua parte volevano prendere il tizio in primo piano sulla sinistra,
peccato che avesse già firmato un contratto come promoter di tanga per uomini
la Hutchinson, qui preda del vorace Feurruriel, reduce a sua volta dagli abbracci del collega  Taylor
-Sybil (Gwendoline Taylor)
bella come il sole, interpreta Sybil. Come chi è Sybil? Be' Sibyl è quella...
si, quella...
aspetta...
vabbè avete capito chi è, insomma, quella là

di sicuro ve la ricorderete...

aveva chiesto di poter usare la lancia di Mokgohloa ed è stata accontentata
-Castus (Blessing Mokgohloa)
the last but not the least, Castus. Pirata più ciliaco che cilicio, l'unico merito di Castus è quello di mettere zizzania nella coppia Sandra-Raimondo di Agron-Nasir. Oltre a questo, il suo peso nella serie equivale a quello delle sue battute, cioè pari a zero

poiché il suo copione era bianco, ha ben deciso di prendersi a cazzotti
con Barry Daffield giusto per perdere un po' di tempo
gli avevano detto che il contratto era per la serie Sons of Anarchy
 e quindi lui ha portato un casco
-Heracleo (Vince Colosimo)
a metà tra Sandokan e il mago Otelma, con quell'aria truffaldina, la pronuncia che ricorda vagamente un italiano americanizzante, Heracleo era il personaggio che mancava a questa serie. Fuori dalle righe, fuori dagli schemi ma sopratutto fuori di testa, Heracleo ha giovato alla serie dandogli un tocco di varietà imprevista. Bastardo come pochi, certo, ma un bastardo simpatico


-Ilizia (Viva Bianca)
simpatica come una scudisciata sulla schiena, Ilizia è uno dei personaggi romani più deboli, sempre oscurata dalla luce di qualcun'altro. Moglie di Glabro, insieme a lui fanno la coppia perfetta: se messi insieme, due meravigliose statue di marmo da mettere in giardino. Molto meglio il bacio lesbo con Lucy Lawless

questo bacio con la Lawless supera di gran lunga qualunque scena di sesso con Glabro



Adesso che baracca e burattini sono andati via, vorrei scolpire nell'immaginario l'intera seire di Sparatcus in due immagini.
A noi ci piacerà ricordarli così:


- tutti allegri e festanti prima di un bel massacro



- e sudati, dopo un migliaio di piegamenti, un miliardo di addominali e
una rissa in allegria, prima di andarsene tutti in fraschetta....

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